TESTUDO HERMANNI e TESTUDO HORSFIELDI
T. hermanni
Classificazione
Regno: Animale
Phylum: Cordata
Classe: Reptilia
Ordine: Testudines
Sottordine: Cryptodira
Famiglia: Testudinidae
Genere: Testudo
Specie: T. hermanni
Distribuzione
Testudo hermanni si distribuisce in tutta Europa. In particolare la sottospecie T. hermanni boettgeri possiamo trovarla in Europa orientale e T. hermanni hermanni in Europa occidentale. L'habitat in cui è diffusa è costituito dalla macchia mediterranea, foreste di querce e di lecci. Può trovarsi sia in zone collinari e di bassa montagna ma soprattutto in zone costiere.
Caratteristiche
Le caratterisiche più peculiari di Testudo hermanni sono l'astuccio corneo al termine della coda, lo scuto sovracaudale che si presenta quasi sempre diviso e il piccolo e stretto scuto nucale. La differenza tra T. hermanni boettgeri e T. hermanni hermanni è che quest'ultima presenta il piastrone con due bande grosse nerastre, molto più sfumate nell'altra sottospecie. Inoltre THH ha la sutura pettorale del piastrone più corta della femorale, mentre è il contrario in THB. I maschi di THH raggiungono i 15 cm, le femmine arrivano invece fino ai 20 cm. Una THB invece raggiunge i 25-28 cm se femmina e i 20 cm se maschio.
Alimentazione
Sono animali erbivori che si nutrono essenzialmente di erbe di campo. La cosa migliore è metter loro a disposizione diversi tipi di erbe in modo tale da variare il più possibile la dieta. In tutti e due i casi le insalate che hanno un miglior rapporto calcio/fosforo sono tarassaco, trifoglio, lattuga romana, indivia, radicchio, cicoria, scarola. Occasionalmente si può somministrare frutta come pere, mele, meloni, fichi d'india, fragole. Da non dare invece kiwi, agrumi, banane e altri alimenti come latte, formaggio, pane. Consiglio di somministrare osso di seppia come integratore di calcio, questo permette anche alle tartarughe di limarsi il becco. Importante è anche lasciare a disposizione dell'acqua pulita da bere.
Allevamento
Testudo hermanni essendo una specie autoctona necessita di essere allevata all'aperto. E' opportuno costruire un recinto che scende sottoterra di almeno 20 cm, alto un metro ed esposto alla luce solare. La recinzione non deve permetter loro di vedere oltre e non deve esser dotata di appigli per arrampicarsi. All'interno è necessario seminare le suddette erbe di campo ed insalate e costruire uno o più rifugi per permettere alle tartarughe di ripararsi dal freddo e trovare ombra nelle giornate troppo calde. È consigliato piantare anche arbusti quali salvia e rosmarino che possano sempre funger da ripari per le tarta.
Queste specie nei periodi invernali (da novembre ad aprile) vanno in letargo. Solo esemplari in ottimo stato di salute e che abbiano compiuto almeno 2-3 anni potranno andare in letargo. Esso può essere affrontato all'aperto o si può controllare il letargo della tartaruga ponendola in un contenitore pieno di terra in cui possa anche interrarsi e, fondamentale, che sia ad una temperatura tra i 5°C e i 10°C. Se la temperatura scende sotto i 4°C le tartarughe moriranno mentre se sale oltre i 10°C e rimane sotto i 20° il loro metabolismo comincerà ad aumentare e, non alimentandosi, potrebbero dimagrire inesorabilmente fino alla morte. È importante pesare le tartarughe prima, durante (in caso di letargo controllato) e dopo il letargo, in modo tale che esse non perdano più dell'1% del loro peso ogni mese. Quando verso fine marzo-inizio aprile si sveglieranno può essere importante far fare loro un bagnetto di acqua tiepida così da poterle reidratare; assicuratevi anche che riprendano a mangiare.
Disformismo sessuale e riproduzione
Generalmente i maschi sono di minor dimensioni e hanno il piastrone più concavo rispetto alle femmine; i maschi hanno la coda più lunga e grossa delle femmine che presentano l'apertura cloacale più vicino alla base della coda rispetto al maschio. Un'altra importante caratteristica distintiva evidente già verso i 2-3 anni di età è l'angolo degli scuti anali: acuto nelle femmine, molto più ottuso nei maschi.
La maturità sessuale viene raggiunta quando le tartarughe raggiungono una lunghezza di circa 8-9 cm i maschi e 12-13 le femmine. L'accoppiamento avviene a partire dal periodo primaverile, dopo il letargo. Il maschio corteggia la femmina inseguendola ed emettendo un “grido” caratteristico durante la copula. Può essere molto insistente e creare delle gravi lesioni alle femmine; per questo motivo si consiglia di allevare sempre molte più femmine rispetto ai maschi e spesso è meglio allontanare la femmina dal maschio dopo l'accoppiamento per permetterle la deposizione. Generalmente la femmina compie due deposizioni, una a maggio ed una a giugno con un massimo di 4 uova per THH e 8 uova per THB. É opportuno fornire alla femmina una zona con terra smossa dove deporre.
Consiglio di incubare le uova (metterle nella stessa posizione in cui sono state deposte) in vaschette ermetiche con all'interno un rapporto vermiculite acqua 1:1. Le vaschette vengono poste all'interno di un incubatrice ad una temperatura compresa tra i 30° e i 33°C. Le uova si schiuderanno dopo circa 50-80 giorni.
Stabulazione dei piccoli
I neonati non potranno esser messi subito all'aperto in quanto devono prima riassorbire il sacco vitellino. Successivamente si potrà allestire un piccolo recinto all'aperto appositamente per loro avendo cura di recintarlo completamente per evitare l'ingresso di predatori. È inoltre consigliabile far fare il letargo solo ad esemplari con almeno due anni di età. In inverno, i soggetti più giovani si potranno allevare in un terrario o grossa vasca in casa costituito da una zona fredda (20-22°C) ed una zona calda (30°C); ovviamente dovrà esser dotato di diversi ripari, una piccola ciotola per l'acqua e non dovrà mancare l'osso di seppia. Anche i piccoli vanno alimentati tutti i giorni con le insalate ed erbe di campo consigliate.
T. horsfieldi
Classificazione
Regno: Animale
Phylum: Cordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Reptilia
Ordine: Testudines
Sottordine: Cryptodira
Famiglia: Testudinidae
Sottofamiglia: Agaminae
Genere: Testudo
Specie: T. horsfieldii
Distribuzione
Testudo horfieldii si distribuisce in Asia, in particolare in Russia, Azerbaijan, Kazakhstan, Kyrgyzistan, Tjikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Iran nordorientale, Afghanistan, Pakistan settentrionale, Baluchistan nordoccidentale, Cina nordoccidentale (Xinjiang). Si distribuisce in territori aridi che arrivano fino ai 1600 m di altitudine. Vive in ambienti con notevoli escursioni termiche, normalmente sono attive in un periodo piuttosto breve.
Caratteristiche
Le caratterisiche più peculiari di Testudo horsfieldi sono lo scuto sovracaudale unico, il carapace appiattito dorso ventralmente e l’astuccio corneo. Hanno un colore cha va, a seconda dell’età, da un giallo scuro ad un marrone chiaro. Da adulte il carapace può raggiungere circa 20 cm. Sono animali molto longevi, possono arrivare fino a 100 anni.
Alimentazione
Questi cheloni sono animali erbivori che si nutrono essenzialmente di erbe di campo. La cosa migliore è metter loro a disposizione diversi tipi di erbe in modo tale da variare il più possibile la dieta. Le insalate che hanno un miglior rapporto calcio/fosforo sono tarassaco, trifoglio, indivia, radicchio, cicoria, scarola. La frutta è controindicata e assolutamente da evitare sono altri alimenti come latte, formaggio, pane. Consiglio di somministrare osso di seppia come integratore di calcio, questo permette anche alle tartarughe di limarsi la ranfoteca. Importante è anche lasciare a disposizione dell'acqua pulita da bere.
Allevamento all’aperto
Testudo horsfieldii necessita di essere allevata all'aperto. E' opportuno costruire un recinto che scende sottoterra di almeno 20 cm, alto almeno 50 cm ed esposto alla luce solare. La recinzione non deve permetter loro di vedere oltre e non deve esser dotata di appigli per arrampicarsi. L’ambiente deve essere arido e secco, assolutamente non possono essere allevate in un ambiente umido. All'interno del recinto è necessario costruire uno o più rifugi per permettere alle tartarughe di ripararsi dal freddo e trovare ombra nelle giornate troppo calde. È consigliato piantare anche arbusti quali salvia e rosmarino che possano sempre fungere da ripari per le Testudo.
Questa specie nei periodi invernali (da novembre ad aprile) va in letargo. Solo esemplari in ottimo stato di salute e che abbiano compiuto almeno 2-3 anni potranno andare in letargo. Esso può essere affrontato all'aperto o si può controllare il letargo della tartaruga ponendola in un contenitore pieno di terra in cui possa anche interrarsi e, fondamentale, che sia ad una temperatura tra i 5°C e i 10°C. Consiglio un letargo controllato proprio per monitorare la temperatura e l’umidità. Infatti, è molto importante che durante il letargo non stia in un ambiente umido perché può essere fatale per questa specie. Inoltre, se la temperatura scende sotto i 4°C le tartarughe moriranno mentre se sale oltre i 10°C e rimane sotto i 20° il loro metabolismo comincerà ad aumentare e, non alimentandosi, potrebbero dimagrire inesorabilmente fino alla morte. È importante pesare le tartarughe prima, durante (in caso di letargo controllato) e dopo il letargo, in modo tale che esse non perdano più dell'1% del loro peso ogni mese. Quando verso fine marzo-inizio aprile si sveglieranno può essere importante far fare loro un bagnetto di acqua tiepida così da poterle reidratare; assicuratevi anche che riprendano a mangiare.
Allevamento in terrario
Se non si ha a disposizione un giardino è possibile allevare Testudo horsfieldii all’interno di un terrario anche se la scelta non è la migliore. Per allevare un esemplare adulto è indispensabile un terrario di almeno 1,2 m di lunghezza, 1 metro di profondità e 50 cm di altezza. Questo dovrà essere dotato di una lampada UVB 5.0 con fotoperiodo di 10 ore e di una lampada a spot incandescente posto nella zona calda. La temperatura di basking (punto più vicino alla lampada che l’animale riesce a raggiungere) deve essere intorno ai 30-35°C. La zona calda deve avere una temperatura intorno ai 28-30°C e la zona fredda intorno ai 22-23°C. La notte è sufficiente garantire una temperatura di 20°C. Il terrario deve essere dotato di una corretta areazione: le prese d’aria poste in alto devono essere in corrispondenza della zona calda, mentre quelle in basso devono essere in corrispondenza della zona fredda, in modo da permettere all’aria fredda di entrare dalle aperture più basse e a quella più calda di uscire da quelle più in alto, creando così una corrente che permetta un buon ricambio d’aria e che non favorisca la formazione di umidità. Il terrario dovrà essere dotato di numerosi ripari / rifugi e di una ciotola per l’acqua alta circa 1-2 cm (per evitare che la tartaruga non anneghi se vi entra).
Dimorfismo sessuale e riproduzione
Generalmente i maschi sono di minor dimensioni e hanno il piastrone più concavo rispetto alle femmine; i maschi hanno la coda più lunga e grossa delle femmine che presentano l'apertura cloacale più vicino alla base della coda rispetto al maschio. Un'altra importante caratteristica distintiva evidente già verso i 2-3 anni di età è l'angolo degli scuti anali: acuto nelle femmine, molto più ottuso nei maschi.
La maturità sessuale viene raggiunta quando le tartarughe raggiungono una lunghezza di circa 10 cm i maschi e 12-13 le femmine. L'accoppiamento avviene a partire dal periodo primaverile, dopo il letargo. Il maschio corteggia la femmina inseguendola e, posto di fronte a lei, muove la testa in senso verticale. Può essere insistente e creare lesioni alle femmine; per questo motivo si consiglia di allevare sempre molte più femmine rispetto ai maschi e spesso è meglio allontanare la femmina dal maschio dopo l'accoppiamento per permetterle la deposizione. La femmina può arrivare a compiere fino a tre deposizioni l’anno; è opportuno fornire alla femmina una zona con terra smossa dove deporre.
Consiglio di incubare le uova (metterle nella stessa posizione in cui sono state deposte) in vaschette con all'interno un rapporto vermiculite acqua 1:1. Le vaschette vengono poste all'interno di un’incubatrice ad una temperatura compresa tra i 30° e i 33°C. Le uova si schiuderanno dopo circa 60-70 giorni.
Stabulazione dei piccoli
I neonati non potranno esser messi subito all'aperto in quanto devono prima riassorbire il sacco vitellino. Successivamente si potrà allestire un piccolo recinto all'aperto appositamente per loro avendo cura di recintarlo completamente per evitare l'ingresso di predatori. È inoltre consigliabile far fare il letargo solo ad esemplari con almeno due anni di età. In inverno, i soggetti più giovani si potranno allevare in un terrario o grosso contenitore in casa costituito da una zona fredda (20-22°C) ed una zona calda (30°C); ovviamente dovrà esser dotato di diversi ripari, una piccola ciotola per l'acqua e non dovrà mancare l'osso di seppia. Anche i piccoli vanno alimentati tutti i giorni con le insalate ed erbe di campo consigliate.
Classificazione
Regno: Animale
Phylum: Cordata
Classe: Reptilia
Ordine: Testudines
Sottordine: Cryptodira
Famiglia: Testudinidae
Genere: Testudo
Specie: T. hermanni
Distribuzione
Testudo hermanni si distribuisce in tutta Europa. In particolare la sottospecie T. hermanni boettgeri possiamo trovarla in Europa orientale e T. hermanni hermanni in Europa occidentale. L'habitat in cui è diffusa è costituito dalla macchia mediterranea, foreste di querce e di lecci. Può trovarsi sia in zone collinari e di bassa montagna ma soprattutto in zone costiere.
Caratteristiche
Le caratterisiche più peculiari di Testudo hermanni sono l'astuccio corneo al termine della coda, lo scuto sovracaudale che si presenta quasi sempre diviso e il piccolo e stretto scuto nucale. La differenza tra T. hermanni boettgeri e T. hermanni hermanni è che quest'ultima presenta il piastrone con due bande grosse nerastre, molto più sfumate nell'altra sottospecie. Inoltre THH ha la sutura pettorale del piastrone più corta della femorale, mentre è il contrario in THB. I maschi di THH raggiungono i 15 cm, le femmine arrivano invece fino ai 20 cm. Una THB invece raggiunge i 25-28 cm se femmina e i 20 cm se maschio.
Alimentazione
Sono animali erbivori che si nutrono essenzialmente di erbe di campo. La cosa migliore è metter loro a disposizione diversi tipi di erbe in modo tale da variare il più possibile la dieta. In tutti e due i casi le insalate che hanno un miglior rapporto calcio/fosforo sono tarassaco, trifoglio, lattuga romana, indivia, radicchio, cicoria, scarola. Occasionalmente si può somministrare frutta come pere, mele, meloni, fichi d'india, fragole. Da non dare invece kiwi, agrumi, banane e altri alimenti come latte, formaggio, pane. Consiglio di somministrare osso di seppia come integratore di calcio, questo permette anche alle tartarughe di limarsi il becco. Importante è anche lasciare a disposizione dell'acqua pulita da bere.
Allevamento
Testudo hermanni essendo una specie autoctona necessita di essere allevata all'aperto. E' opportuno costruire un recinto che scende sottoterra di almeno 20 cm, alto un metro ed esposto alla luce solare. La recinzione non deve permetter loro di vedere oltre e non deve esser dotata di appigli per arrampicarsi. All'interno è necessario seminare le suddette erbe di campo ed insalate e costruire uno o più rifugi per permettere alle tartarughe di ripararsi dal freddo e trovare ombra nelle giornate troppo calde. È consigliato piantare anche arbusti quali salvia e rosmarino che possano sempre funger da ripari per le tarta.
Queste specie nei periodi invernali (da novembre ad aprile) vanno in letargo. Solo esemplari in ottimo stato di salute e che abbiano compiuto almeno 2-3 anni potranno andare in letargo. Esso può essere affrontato all'aperto o si può controllare il letargo della tartaruga ponendola in un contenitore pieno di terra in cui possa anche interrarsi e, fondamentale, che sia ad una temperatura tra i 5°C e i 10°C. Se la temperatura scende sotto i 4°C le tartarughe moriranno mentre se sale oltre i 10°C e rimane sotto i 20° il loro metabolismo comincerà ad aumentare e, non alimentandosi, potrebbero dimagrire inesorabilmente fino alla morte. È importante pesare le tartarughe prima, durante (in caso di letargo controllato) e dopo il letargo, in modo tale che esse non perdano più dell'1% del loro peso ogni mese. Quando verso fine marzo-inizio aprile si sveglieranno può essere importante far fare loro un bagnetto di acqua tiepida così da poterle reidratare; assicuratevi anche che riprendano a mangiare.
Disformismo sessuale e riproduzione
Generalmente i maschi sono di minor dimensioni e hanno il piastrone più concavo rispetto alle femmine; i maschi hanno la coda più lunga e grossa delle femmine che presentano l'apertura cloacale più vicino alla base della coda rispetto al maschio. Un'altra importante caratteristica distintiva evidente già verso i 2-3 anni di età è l'angolo degli scuti anali: acuto nelle femmine, molto più ottuso nei maschi.
La maturità sessuale viene raggiunta quando le tartarughe raggiungono una lunghezza di circa 8-9 cm i maschi e 12-13 le femmine. L'accoppiamento avviene a partire dal periodo primaverile, dopo il letargo. Il maschio corteggia la femmina inseguendola ed emettendo un “grido” caratteristico durante la copula. Può essere molto insistente e creare delle gravi lesioni alle femmine; per questo motivo si consiglia di allevare sempre molte più femmine rispetto ai maschi e spesso è meglio allontanare la femmina dal maschio dopo l'accoppiamento per permetterle la deposizione. Generalmente la femmina compie due deposizioni, una a maggio ed una a giugno con un massimo di 4 uova per THH e 8 uova per THB. É opportuno fornire alla femmina una zona con terra smossa dove deporre.
Consiglio di incubare le uova (metterle nella stessa posizione in cui sono state deposte) in vaschette ermetiche con all'interno un rapporto vermiculite acqua 1:1. Le vaschette vengono poste all'interno di un incubatrice ad una temperatura compresa tra i 30° e i 33°C. Le uova si schiuderanno dopo circa 50-80 giorni.
Stabulazione dei piccoli
I neonati non potranno esser messi subito all'aperto in quanto devono prima riassorbire il sacco vitellino. Successivamente si potrà allestire un piccolo recinto all'aperto appositamente per loro avendo cura di recintarlo completamente per evitare l'ingresso di predatori. È inoltre consigliabile far fare il letargo solo ad esemplari con almeno due anni di età. In inverno, i soggetti più giovani si potranno allevare in un terrario o grossa vasca in casa costituito da una zona fredda (20-22°C) ed una zona calda (30°C); ovviamente dovrà esser dotato di diversi ripari, una piccola ciotola per l'acqua e non dovrà mancare l'osso di seppia. Anche i piccoli vanno alimentati tutti i giorni con le insalate ed erbe di campo consigliate.
T. horsfieldi
Classificazione
Regno: Animale
Phylum: Cordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Reptilia
Ordine: Testudines
Sottordine: Cryptodira
Famiglia: Testudinidae
Sottofamiglia: Agaminae
Genere: Testudo
Specie: T. horsfieldii
Distribuzione
Testudo horfieldii si distribuisce in Asia, in particolare in Russia, Azerbaijan, Kazakhstan, Kyrgyzistan, Tjikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Iran nordorientale, Afghanistan, Pakistan settentrionale, Baluchistan nordoccidentale, Cina nordoccidentale (Xinjiang). Si distribuisce in territori aridi che arrivano fino ai 1600 m di altitudine. Vive in ambienti con notevoli escursioni termiche, normalmente sono attive in un periodo piuttosto breve.
Caratteristiche
Le caratterisiche più peculiari di Testudo horsfieldi sono lo scuto sovracaudale unico, il carapace appiattito dorso ventralmente e l’astuccio corneo. Hanno un colore cha va, a seconda dell’età, da un giallo scuro ad un marrone chiaro. Da adulte il carapace può raggiungere circa 20 cm. Sono animali molto longevi, possono arrivare fino a 100 anni.
Alimentazione
Questi cheloni sono animali erbivori che si nutrono essenzialmente di erbe di campo. La cosa migliore è metter loro a disposizione diversi tipi di erbe in modo tale da variare il più possibile la dieta. Le insalate che hanno un miglior rapporto calcio/fosforo sono tarassaco, trifoglio, indivia, radicchio, cicoria, scarola. La frutta è controindicata e assolutamente da evitare sono altri alimenti come latte, formaggio, pane. Consiglio di somministrare osso di seppia come integratore di calcio, questo permette anche alle tartarughe di limarsi la ranfoteca. Importante è anche lasciare a disposizione dell'acqua pulita da bere.
Allevamento all’aperto
Testudo horsfieldii necessita di essere allevata all'aperto. E' opportuno costruire un recinto che scende sottoterra di almeno 20 cm, alto almeno 50 cm ed esposto alla luce solare. La recinzione non deve permetter loro di vedere oltre e non deve esser dotata di appigli per arrampicarsi. L’ambiente deve essere arido e secco, assolutamente non possono essere allevate in un ambiente umido. All'interno del recinto è necessario costruire uno o più rifugi per permettere alle tartarughe di ripararsi dal freddo e trovare ombra nelle giornate troppo calde. È consigliato piantare anche arbusti quali salvia e rosmarino che possano sempre fungere da ripari per le Testudo.
Questa specie nei periodi invernali (da novembre ad aprile) va in letargo. Solo esemplari in ottimo stato di salute e che abbiano compiuto almeno 2-3 anni potranno andare in letargo. Esso può essere affrontato all'aperto o si può controllare il letargo della tartaruga ponendola in un contenitore pieno di terra in cui possa anche interrarsi e, fondamentale, che sia ad una temperatura tra i 5°C e i 10°C. Consiglio un letargo controllato proprio per monitorare la temperatura e l’umidità. Infatti, è molto importante che durante il letargo non stia in un ambiente umido perché può essere fatale per questa specie. Inoltre, se la temperatura scende sotto i 4°C le tartarughe moriranno mentre se sale oltre i 10°C e rimane sotto i 20° il loro metabolismo comincerà ad aumentare e, non alimentandosi, potrebbero dimagrire inesorabilmente fino alla morte. È importante pesare le tartarughe prima, durante (in caso di letargo controllato) e dopo il letargo, in modo tale che esse non perdano più dell'1% del loro peso ogni mese. Quando verso fine marzo-inizio aprile si sveglieranno può essere importante far fare loro un bagnetto di acqua tiepida così da poterle reidratare; assicuratevi anche che riprendano a mangiare.
Allevamento in terrario
Se non si ha a disposizione un giardino è possibile allevare Testudo horsfieldii all’interno di un terrario anche se la scelta non è la migliore. Per allevare un esemplare adulto è indispensabile un terrario di almeno 1,2 m di lunghezza, 1 metro di profondità e 50 cm di altezza. Questo dovrà essere dotato di una lampada UVB 5.0 con fotoperiodo di 10 ore e di una lampada a spot incandescente posto nella zona calda. La temperatura di basking (punto più vicino alla lampada che l’animale riesce a raggiungere) deve essere intorno ai 30-35°C. La zona calda deve avere una temperatura intorno ai 28-30°C e la zona fredda intorno ai 22-23°C. La notte è sufficiente garantire una temperatura di 20°C. Il terrario deve essere dotato di una corretta areazione: le prese d’aria poste in alto devono essere in corrispondenza della zona calda, mentre quelle in basso devono essere in corrispondenza della zona fredda, in modo da permettere all’aria fredda di entrare dalle aperture più basse e a quella più calda di uscire da quelle più in alto, creando così una corrente che permetta un buon ricambio d’aria e che non favorisca la formazione di umidità. Il terrario dovrà essere dotato di numerosi ripari / rifugi e di una ciotola per l’acqua alta circa 1-2 cm (per evitare che la tartaruga non anneghi se vi entra).
Dimorfismo sessuale e riproduzione
Generalmente i maschi sono di minor dimensioni e hanno il piastrone più concavo rispetto alle femmine; i maschi hanno la coda più lunga e grossa delle femmine che presentano l'apertura cloacale più vicino alla base della coda rispetto al maschio. Un'altra importante caratteristica distintiva evidente già verso i 2-3 anni di età è l'angolo degli scuti anali: acuto nelle femmine, molto più ottuso nei maschi.
La maturità sessuale viene raggiunta quando le tartarughe raggiungono una lunghezza di circa 10 cm i maschi e 12-13 le femmine. L'accoppiamento avviene a partire dal periodo primaverile, dopo il letargo. Il maschio corteggia la femmina inseguendola e, posto di fronte a lei, muove la testa in senso verticale. Può essere insistente e creare lesioni alle femmine; per questo motivo si consiglia di allevare sempre molte più femmine rispetto ai maschi e spesso è meglio allontanare la femmina dal maschio dopo l'accoppiamento per permetterle la deposizione. La femmina può arrivare a compiere fino a tre deposizioni l’anno; è opportuno fornire alla femmina una zona con terra smossa dove deporre.
Consiglio di incubare le uova (metterle nella stessa posizione in cui sono state deposte) in vaschette con all'interno un rapporto vermiculite acqua 1:1. Le vaschette vengono poste all'interno di un’incubatrice ad una temperatura compresa tra i 30° e i 33°C. Le uova si schiuderanno dopo circa 60-70 giorni.
Stabulazione dei piccoli
I neonati non potranno esser messi subito all'aperto in quanto devono prima riassorbire il sacco vitellino. Successivamente si potrà allestire un piccolo recinto all'aperto appositamente per loro avendo cura di recintarlo completamente per evitare l'ingresso di predatori. È inoltre consigliabile far fare il letargo solo ad esemplari con almeno due anni di età. In inverno, i soggetti più giovani si potranno allevare in un terrario o grosso contenitore in casa costituito da una zona fredda (20-22°C) ed una zona calda (30°C); ovviamente dovrà esser dotato di diversi ripari, una piccola ciotola per l'acqua e non dovrà mancare l'osso di seppia. Anche i piccoli vanno alimentati tutti i giorni con le insalate ed erbe di campo consigliate.