EUBLEPHARIS MACULARIUS
Classificazione
Regno: Animale
Phylum: Cordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Sottordine: Sauria
Infraordine: Gekkota
Famiglia: Gekkonidae
Sottofamiglia: Eublepharinae
Genere: Eublepharis
Specie: E. macularius
Distribuzione
Eublepharis macularius si distribuisce in Afghanistan, India, Pakistan, Iran e il suo habitat naturale comprende aree rocciose, semiaride e desertiche.
Caratteristiche
La famiglia Eublepharidae, a cua appartiene Eublepharis macularius, a diffenza di altre famiglie di gechi (per esempio Diplodactylinae, Gekkoninae), è considerata più primitiva e presenta caratteristiche diverse: questa famiglia ha le palpebre mobili e non è dotata di lamelle adesive sottodigitali. Tuttavia, grazie alle unghie, può arrampicarsi abilmente, soprattutto su rocce e legno. Si contraddistingue da altri gechi anche per la sua caratteristica coda molto grossa, ricca di riserve di tessuto adiposo (grasso) e che, come per molte altre specie, può andare incontro ad autotomia (distacco volontario); questo può succedere, per esempio, se l'animale viene afferrato, erroneamente, per la coda. Quest'ultima, ricrescerà ma molto più tozza e liscia rispetto all'originale e il processo di rigenerazione potrà durare anche diverse settimane. E' quindi ovviamente sbagliato prendere questi animali per la coda.
Negli ultimi anni il geco leopardino si è molto diffuso tra i terrariofili per i diversi morph (ovvero la selezione di diversi gechi per ottenere specifici tratti genetici che esprimono diverse colorazioni). In questi due siti troverete tutti i morph finora conosciuti: Planet Morph e Leopard Geco Wiki.
Alimentazione
In natura i leopardini si cibano di un'ampia varietà di artropodi e piccoli sauri. In cattività dobbiamo fornirgli una dieta il più possibile varia: grilli, tarme della farina, blatte, kaimani e saltuariamente camole del miele, pinkies. Gli allevatori esperti, per comodità, li allevano solo con tarme della farina senza che gli animali abbiano alcun problema, tuttavia non lo consiglio ad un neofita. E' molto importante alimentare correttamente (vedi schede sugli insetti da pasto) le prede almeno 24-48 ore prima di fornirle ai nostri gechi. Inolte è consigliato lasciare a disposizione dell'animale un tappino pieno di calcio carbonato in polvere, cosicchè l'animale, all'occorrenza, lo assume. Consiglio un integrazione multivitaminica ogni 7 giorni negli adulti e due volte a settimana nei giovani. Esistono in commercio prodotti in polvere appositi per rettili che si somministrano spolverandone un pizzico sulle prede.
Terrario
I gechi leopardini, se allevati singolarmente,hanno bisogno almeno di un terrario di 50 x 40 x 40 cm, se si decide di allevare un trio bisogna dedicargli almeno un terrario da 50 x 80 x 40 cm. E' importante non allevare esemplari di taglie diverse nello stesso terrario (onde evitare il cannibalismo) e non allevare mai due o più maschi insieme (è sempre bene avere un maschio e 2-3 femmine) perchè i maschi sono parecchio territoriali e posso arrivare ad uccidersi. I leopardini non amano necessariamente interazioni sociali quindi possono tranquillamente essere allevati da soli.Il terrario può essere in legno, vetro (molto igienico) o plastica, la cosa importante è che abbia un buon sistema di areazione: buchisui lati opposti e in basso su un lato (zona fredda del terrario) e in alto sul lato opposto (zona calda del terrario). E' inoltre importante allestire il terrario con almeno una tana nella zona calda ed una tana umida nella zona fredda. La tana umidaè costituita da un contenitore in plastica con un buco sul coperchio per permettere l'ingresso del geco. E' fondamentale che il coperchio sia scuro cosicchè il geco possa sentirsi al sicuro nella tana. Questa va riempita con almeno 3-4 cm di torba mista a fibra di cocco, fatta prima “sterilizzare” al microonde o in forno e tenuta umida con acqua.
Il substrato che consiglio di utilizzare è la carta di giornale o carta da cucina o il tappetino di erba sintetica. Substrati corpuscolati possono essere facilmente ingeriti dall'animale e creare dei blocchi intestinali.
Le temperature idonee per i nostri gechi dovranno essere raggiunte con l'ausilio di tappetini o cavetti riscaldanti che saranno delle dimensioni di circa un terzo del terrario (zona calda) e non dovranno esser direttamente posti a contatto con l'animale ma sotto il pavimento del terraio. La zona calda del terrario dovrà raggiungere i 31-32°C, e il tappetino riscaldante dovrà essere collegato ad un termostato ad impulsi affinchè mantenga queste temperature costantemente. La zona freddadovrà stare sui 20-24°C. Gli esemplari sotto i sei mesi di vita vanno mantenuti a temperature superiori ai 24°C. E' importante avere nel terrario almeno due termometri (uno per zona calda ed uno per la zona fredda) per monitorare costantemente le temperature. Essendo gechi notturni non hanno bisogno né di lampade UVB né di un neon se la stanza nella quale si trova il terrario è dotata di finestre; in caso contrario consiglio l'utilizzo di un neon o lampada a basso consumo con un fotoperiodo di 10-12 ore (ottenuto grazie ad un timer).
Brumazione, riproduzione e incubazione delle uova
Il riconoscimento del sesso può avvenire già all'età di 3 mesi, quando saranno visibili nel maschio gli emipeni e i pori femorali.
La brumazione è un periodo che va da 1-2 mesi in cui il fotoperiodo diminuisce e le temperature scendono fino ai 18°C e sembra abbia un effetto benefico sull'animale. Importante è mandare in brumazione solo gechi in ottima salute e che abbiano almeno un anno.Ad inizio-finenovembre in circa una settimana si riduconogradualmente le temperature e il fotoperiodo (fino a 6-7 ore di luce). La stessa cosa (alzando gradualmente le temperarure e il fotoperiodo) verrà fatta finito il periodo di bruma.
Accoppiamento
Gli animali che possono essere riprodotti devono avere almeno 1 anno e la femmina deve necessariamente pesare almeno 50-60 grammi. Un peso inferiore può determinare la morte dell'animale.Quando, dopo la brumazione, le temperature tornano nella norma la femmina andrà in ovulazione e avverrà l'accoppiamento; dopo circa 20-30 giorni la femmina deporrà le uova nella tana umida. Un buon riproduttore depone 2 uova ogni 20-30 giorni fino ad un massimo di 15-20 uova totali.
Le uova potrebbero anche schiudersi in tana umida ma sia l'umidità che la temperatura non possono esser sotto il nostro diretto controllo e possono variare con molta facilità. Consiglio di incubarle (metterle nella stessa posizione in cui sono state deposte) in vaschette ermetiche con all'interno un rapporto vermiculite acqua 2:1. Le vaschette vengono poste all'interno di un incubatrice ad una temperatura compresa tra i 26° e i 32°C. La temperatura determina il sesso del piccolo neonato: a 26°C nasceranno delle femmine e a 31°C maschi.
Stabulazione dei piccoli
Dopo circa 40/70 giorni (a seconda delle temperature) le uova inizieranno schiudersi; i piccoli possono esser prelevati e allevati in una piccola vaschetta. Fino a che non compiono la prima muta, la carta da cucina che userete come substrato dovrà essere umida. Le temperature dovranno essere di 30/31° in zona calda e in zona fredda di 24° circa . L'alimentazione (le prede non devono esser più lunghe della testa) può cominciare ad esser somministrata 3-4 giorni dopo la nascita. Dopo che i piccoli hanno effettuato la prima muta si potrà inserire una tana umida costituita da un pezzo di carta da cucina inumidita con sopra una tana. Quando l'animale avrà circa 2 mesi si potrà inserire una tana umida come quella per gli adulti, importante che non sia troppo alta e che il geco possa facilmente accedervi.
Regno: Animale
Phylum: Cordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Sottordine: Sauria
Infraordine: Gekkota
Famiglia: Gekkonidae
Sottofamiglia: Eublepharinae
Genere: Eublepharis
Specie: E. macularius
Distribuzione
Eublepharis macularius si distribuisce in Afghanistan, India, Pakistan, Iran e il suo habitat naturale comprende aree rocciose, semiaride e desertiche.
Caratteristiche
La famiglia Eublepharidae, a cua appartiene Eublepharis macularius, a diffenza di altre famiglie di gechi (per esempio Diplodactylinae, Gekkoninae), è considerata più primitiva e presenta caratteristiche diverse: questa famiglia ha le palpebre mobili e non è dotata di lamelle adesive sottodigitali. Tuttavia, grazie alle unghie, può arrampicarsi abilmente, soprattutto su rocce e legno. Si contraddistingue da altri gechi anche per la sua caratteristica coda molto grossa, ricca di riserve di tessuto adiposo (grasso) e che, come per molte altre specie, può andare incontro ad autotomia (distacco volontario); questo può succedere, per esempio, se l'animale viene afferrato, erroneamente, per la coda. Quest'ultima, ricrescerà ma molto più tozza e liscia rispetto all'originale e il processo di rigenerazione potrà durare anche diverse settimane. E' quindi ovviamente sbagliato prendere questi animali per la coda.
Negli ultimi anni il geco leopardino si è molto diffuso tra i terrariofili per i diversi morph (ovvero la selezione di diversi gechi per ottenere specifici tratti genetici che esprimono diverse colorazioni). In questi due siti troverete tutti i morph finora conosciuti: Planet Morph e Leopard Geco Wiki.
Alimentazione
In natura i leopardini si cibano di un'ampia varietà di artropodi e piccoli sauri. In cattività dobbiamo fornirgli una dieta il più possibile varia: grilli, tarme della farina, blatte, kaimani e saltuariamente camole del miele, pinkies. Gli allevatori esperti, per comodità, li allevano solo con tarme della farina senza che gli animali abbiano alcun problema, tuttavia non lo consiglio ad un neofita. E' molto importante alimentare correttamente (vedi schede sugli insetti da pasto) le prede almeno 24-48 ore prima di fornirle ai nostri gechi. Inolte è consigliato lasciare a disposizione dell'animale un tappino pieno di calcio carbonato in polvere, cosicchè l'animale, all'occorrenza, lo assume. Consiglio un integrazione multivitaminica ogni 7 giorni negli adulti e due volte a settimana nei giovani. Esistono in commercio prodotti in polvere appositi per rettili che si somministrano spolverandone un pizzico sulle prede.
Terrario
I gechi leopardini, se allevati singolarmente,hanno bisogno almeno di un terrario di 50 x 40 x 40 cm, se si decide di allevare un trio bisogna dedicargli almeno un terrario da 50 x 80 x 40 cm. E' importante non allevare esemplari di taglie diverse nello stesso terrario (onde evitare il cannibalismo) e non allevare mai due o più maschi insieme (è sempre bene avere un maschio e 2-3 femmine) perchè i maschi sono parecchio territoriali e posso arrivare ad uccidersi. I leopardini non amano necessariamente interazioni sociali quindi possono tranquillamente essere allevati da soli.Il terrario può essere in legno, vetro (molto igienico) o plastica, la cosa importante è che abbia un buon sistema di areazione: buchisui lati opposti e in basso su un lato (zona fredda del terrario) e in alto sul lato opposto (zona calda del terrario). E' inoltre importante allestire il terrario con almeno una tana nella zona calda ed una tana umida nella zona fredda. La tana umidaè costituita da un contenitore in plastica con un buco sul coperchio per permettere l'ingresso del geco. E' fondamentale che il coperchio sia scuro cosicchè il geco possa sentirsi al sicuro nella tana. Questa va riempita con almeno 3-4 cm di torba mista a fibra di cocco, fatta prima “sterilizzare” al microonde o in forno e tenuta umida con acqua.
Il substrato che consiglio di utilizzare è la carta di giornale o carta da cucina o il tappetino di erba sintetica. Substrati corpuscolati possono essere facilmente ingeriti dall'animale e creare dei blocchi intestinali.
Le temperature idonee per i nostri gechi dovranno essere raggiunte con l'ausilio di tappetini o cavetti riscaldanti che saranno delle dimensioni di circa un terzo del terrario (zona calda) e non dovranno esser direttamente posti a contatto con l'animale ma sotto il pavimento del terraio. La zona calda del terrario dovrà raggiungere i 31-32°C, e il tappetino riscaldante dovrà essere collegato ad un termostato ad impulsi affinchè mantenga queste temperature costantemente. La zona freddadovrà stare sui 20-24°C. Gli esemplari sotto i sei mesi di vita vanno mantenuti a temperature superiori ai 24°C. E' importante avere nel terrario almeno due termometri (uno per zona calda ed uno per la zona fredda) per monitorare costantemente le temperature. Essendo gechi notturni non hanno bisogno né di lampade UVB né di un neon se la stanza nella quale si trova il terrario è dotata di finestre; in caso contrario consiglio l'utilizzo di un neon o lampada a basso consumo con un fotoperiodo di 10-12 ore (ottenuto grazie ad un timer).
Brumazione, riproduzione e incubazione delle uova
Il riconoscimento del sesso può avvenire già all'età di 3 mesi, quando saranno visibili nel maschio gli emipeni e i pori femorali.
La brumazione è un periodo che va da 1-2 mesi in cui il fotoperiodo diminuisce e le temperature scendono fino ai 18°C e sembra abbia un effetto benefico sull'animale. Importante è mandare in brumazione solo gechi in ottima salute e che abbiano almeno un anno.Ad inizio-finenovembre in circa una settimana si riduconogradualmente le temperature e il fotoperiodo (fino a 6-7 ore di luce). La stessa cosa (alzando gradualmente le temperarure e il fotoperiodo) verrà fatta finito il periodo di bruma.
Accoppiamento
Gli animali che possono essere riprodotti devono avere almeno 1 anno e la femmina deve necessariamente pesare almeno 50-60 grammi. Un peso inferiore può determinare la morte dell'animale.Quando, dopo la brumazione, le temperature tornano nella norma la femmina andrà in ovulazione e avverrà l'accoppiamento; dopo circa 20-30 giorni la femmina deporrà le uova nella tana umida. Un buon riproduttore depone 2 uova ogni 20-30 giorni fino ad un massimo di 15-20 uova totali.
Le uova potrebbero anche schiudersi in tana umida ma sia l'umidità che la temperatura non possono esser sotto il nostro diretto controllo e possono variare con molta facilità. Consiglio di incubarle (metterle nella stessa posizione in cui sono state deposte) in vaschette ermetiche con all'interno un rapporto vermiculite acqua 2:1. Le vaschette vengono poste all'interno di un incubatrice ad una temperatura compresa tra i 26° e i 32°C. La temperatura determina il sesso del piccolo neonato: a 26°C nasceranno delle femmine e a 31°C maschi.
Stabulazione dei piccoli
Dopo circa 40/70 giorni (a seconda delle temperature) le uova inizieranno schiudersi; i piccoli possono esser prelevati e allevati in una piccola vaschetta. Fino a che non compiono la prima muta, la carta da cucina che userete come substrato dovrà essere umida. Le temperature dovranno essere di 30/31° in zona calda e in zona fredda di 24° circa . L'alimentazione (le prede non devono esser più lunghe della testa) può cominciare ad esser somministrata 3-4 giorni dopo la nascita. Dopo che i piccoli hanno effettuato la prima muta si potrà inserire una tana umida costituita da un pezzo di carta da cucina inumidita con sopra una tana. Quando l'animale avrà circa 2 mesi si potrà inserire una tana umida come quella per gli adulti, importante che non sia troppo alta e che il geco possa facilmente accedervi.