IL CANE
LE PASSEGGIATE E LA SOCIALIZZAZIONE
Il periodo della socializzazione per il cane si ha entro i 4 mesi di vita.
Entro questo periodo il cane dovrebbe fare più esperienze possibili con altri cani, persone e conoscere luoghi e ambienti diversi.
A seconda della razza e dell’attitudine un cane dovrebbe essere portato fuori almeno tre volte al giorno e una di queste tre dovrebbe durare almeno 1/2-1 ora ed essere dedicata a un gioco intenso ma ricordate che per alcune razze di cani non è sufficiente.
È fondamentale quindi prima di prendere una razza di cane (o incrocio di razze) informarsi molto bene circa le sue necessità e i bisogni in termini di gioco e attività fisica, altrimenti rischiamo di crescere un cane stressato, annoiato che cercherà di trovarsi qualcosa da fare in casa, generalmente distruggendo i mobili o rosicchiando ovunque.
Durante la passeggiata al guinzaglio il cane deve imparare a camminare nella direzione che voi avete scelto.
A seconda delle razze di cani o taglie si possono usare collari o pettorine (anche in questo fatevi consigliare del medico veterinario o da un educatore esperto).
I guinzagli più adatti sono quelli di stoffa o pelle lunghi almeno un metro e mezzo.
Meglio non usare i flexi perché sono pericolosi e con questi guinzagli non si ha il controllo sul cane.
Le prime volte, per insegnare al cane a non tirare è sufficiente fermarsi ogni volta che tira e riprendere a camminare non appena il cane avrà smesso di tirare.
Se il cane è libero (ad esempio nel vostro giardino o in un area cani) e non vi rivolge la sua attenzione, correte nella direzione opposta e chiamatelo (ci si può aiutare usando dei giochini sonori che in genere sono più graditi delle nostre grida).
Quando vi raggiunge esagerate pure con i complimenti e con i premi (palla e/o bocconcini e/o coccole): in fin dei conti è stato bravissimo a lasciare tutti quegli interessantissimi odori da cani e/o il compagno di giochi per venire da voi.
Ricordatevi: se non torna al vostro richiamo o vi scappa, non sgridatelo quando riuscite a “riacciuffarlo”, anzi premiatelo, altrimenti dal suo punto di vista la prossima volta non avrà nessun motivo interessante per venire da voi (e non a torto).
Entro questo periodo il cane dovrebbe fare più esperienze possibili con altri cani, persone e conoscere luoghi e ambienti diversi.
A seconda della razza e dell’attitudine un cane dovrebbe essere portato fuori almeno tre volte al giorno e una di queste tre dovrebbe durare almeno 1/2-1 ora ed essere dedicata a un gioco intenso ma ricordate che per alcune razze di cani non è sufficiente.
È fondamentale quindi prima di prendere una razza di cane (o incrocio di razze) informarsi molto bene circa le sue necessità e i bisogni in termini di gioco e attività fisica, altrimenti rischiamo di crescere un cane stressato, annoiato che cercherà di trovarsi qualcosa da fare in casa, generalmente distruggendo i mobili o rosicchiando ovunque.
Durante la passeggiata al guinzaglio il cane deve imparare a camminare nella direzione che voi avete scelto.
A seconda delle razze di cani o taglie si possono usare collari o pettorine (anche in questo fatevi consigliare del medico veterinario o da un educatore esperto).
I guinzagli più adatti sono quelli di stoffa o pelle lunghi almeno un metro e mezzo.
Meglio non usare i flexi perché sono pericolosi e con questi guinzagli non si ha il controllo sul cane.
Le prime volte, per insegnare al cane a non tirare è sufficiente fermarsi ogni volta che tira e riprendere a camminare non appena il cane avrà smesso di tirare.
Se il cane è libero (ad esempio nel vostro giardino o in un area cani) e non vi rivolge la sua attenzione, correte nella direzione opposta e chiamatelo (ci si può aiutare usando dei giochini sonori che in genere sono più graditi delle nostre grida).
Quando vi raggiunge esagerate pure con i complimenti e con i premi (palla e/o bocconcini e/o coccole): in fin dei conti è stato bravissimo a lasciare tutti quegli interessantissimi odori da cani e/o il compagno di giochi per venire da voi.
Ricordatevi: se non torna al vostro richiamo o vi scappa, non sgridatelo quando riuscite a “riacciuffarlo”, anzi premiatelo, altrimenti dal suo punto di vista la prossima volta non avrà nessun motivo interessante per venire da voi (e non a torto).